Caro duemilasedici…

Ben oltre le idee
di giusto e di sbagliato
c’è un campo.
Ti aspetterò laggiù.
Jalāl al-Dīn Rūmī

282283_10150955251124324_2002567758_n

So che arriverai a breve e sarai come la notte dopo le fatiche di un giorno, come un sole che sale dal buio: senza fretta.
Senza pensare alle attese ignorerai le vite spente e quelle che arriveranno urlando, rimestandosi nel fiume che tutti ci accomuna.
Sarai, semplicemente.

Se porti con te la conoscenza dei tuoi predecessori, saprai bene che credo nei minuti più che agli annuari, nelle relazioni costruite a piccoli mattoni, disfatte e rifatte; in ciò che cambia senza paura.
Una foto scattata ora sarà già vecchia tra un minuto e tu, così massiccio dei tuoi giorni, non sarai soltanto un numero sul calendario: porterai con te la gioia e il dolore dei momenti, spesi come sempre a cercare ciò che prima o poi ritroverò sotto le macerie.

Ti attendo da una vita, come aspetto ogni presente nel presente.
Chiedo la grazia di farlo in quel campo dove non esiste giustizia, là dove non ve n’è bisogno, ben oltre ogni idea di giusto e di sbagliato.




« « Le grandi imprese | La morte non era con lui. Doveva essere passata da un’altra strada » »

2 Comments

  1. Che bello finire l’anno leggendoti. Insomma che dire se non che non vedo l’ora di rivederti nel 2016! 😀 Un mega abbraccio.

Leave a Reply