Castelfalfi: la magia di un luogo vero. E delle persone che lo vivono con passione

Castelfalfi è un luogo dove senti di essere al tuo posto.
Perché ogni persona che lo abita – perché la sensazione è che ogni persona effettivamente lo viva, ci viva – sembra aver trovato il suo posto nel mondo.

Castelfalfi: i Luoghi

A Castelfalfi si arriva serpeggiando lungo le colline toscane di San Miniato, colline pulite, solo di verde.

Castelfalfi colline

La prima accoglienza spetta a La Tabaccaia, una antica tabaccaia ristrutturata e orlata di verde, con un prato curato in fronte e una cinta di ulivi alle spalle.
Una cinta di ulivi come una mantella, con le montagne innevate che le fanno invece da copricapo, in queste giornate che hanno un ché di autunnale.

La Tabaccaia Castelfalfi

Varcando la soglia, a La Tabaccaia, si ha una sensazione di trapasso, come di passaggio in un’altra dimensione.
La lunga navata centrale che ospita la reception è immersa in una luce bassa, che sembra rallentare tutto, abbassare i toni della tua giornata ed accoglierti con delicatezza.
Quando entri a La Tabaccaia di Castelfalfi la prima volta, ti sembra in effetti di subire una prima trasformazione.

La Tabaccaia CastelfalfiNelle stanze tutto è curato, in ordine.
Ma non in ordine perché stato riassettato. In ordine nel senso che ogni cosa è lì dove sembra che per destino debba stare, in un equilibrio di funzionalità e bellezza che trasmette una sensazione di perfezione e ospitalità.
Un continuum di cura e semplicità, dove la tradizione e il legame con il passato è disegnato dal legno massiccio del ‘da dove veniamo’.
Dalle travi antiche che disegnano gli spazi, e si fanno colonne portanti della storia del luogo, degli antenati, della terra che è lì da sempre.

La Tabaccaia Castelfalfi La Tabaccaia Castelfalfi

Un verde accesso e vivace ci accoglie di sorpresa, raggiante.
Il verde che ricorda l’origine di questa terra, della sua bellezza.
Il verde da cui proviene il vino, che solo dopo si tinge di rosso, il verde da cui si spreme l’olio, che solo dopo diventa dorato.
Il verde dei campi da golf, così acceso da sembrare dipinto e talvolta irreale.
Il verde del rosmarino, della cucina sana.
Il verde dei boschi e degli stagni.

Il Rosmarino, ristorante della tenuta, segue lo stesso stile delle stanze.

Un angolo di classe e semplicità, di cura attenta all’ospite, pur mettendolo a proprio agio.
Gli ingredienti buoni, i frutti della terra. Gli attrezzi del mestiere e sempre e comunque le persone.
Sempre e comunque la passione, che muove le mani e l’esperienza.
Che muove la sperimentazione alla ricerca di un prodotto che pare perfetto. Che prima ancora che perfetto, è anche e soprattutto semplice.

Il Rosmarino Castelfalfi

Il Rosmarino Castelfalfi

E poi c’è il borgo, in una vera e propria rinascita.
Il borgo nella sua metamorfosi, cercando la sua nuova forma, che ci viene raccontata e disegnata sulle palpebre dal racconto entusiasmato di Chiara.
Gli aneddoti, i segreti delle rocce, la storia delle case.
Il castello e la piccola chiesetta antica.

Castelfalfi

Castelfalfi

Castelfalfi è un luogo magico. Difficile da dire, se non con gli occhi o con il cuore.

Castelfalfi: le Persone

Le Persone, a Castelfalfi, ti accolgono con la serenità di chi fa quello che ama, e desidera condividerlo con gli altri.
C’è una sottile differenza tra chi fa dell’accoglienza il proprio mestiere e chi invece fa della propria passione il suo mestiere, muore dal desiderio di condividerla, e di conseguenza accoglie le persone per trasmettere il proprio amore per quello che fa.
Giovanni, Marco e Andrea, mi hanno fatto capire questo.

Giovanni, portandoci a spasso tra i sentieri, senza preoccuparsi della pioggia.
Con la franchezza delle persone veraci, con l’amore per le cose della natura.
Giovanni che ama le cose chiamandola per nome. A volte in latino, a volte con un nome contadino, ma ama ogni cosa chiamandola per nome, conoscendola e raccontandola agli altri.
Con Giovanni abbiamo passeggiato le colline di Castelfalfi, e le abbiamo guardate da tanti punti differenti. Abbiamo ascoltato la storia degli uccelli, di come si muovono all’interno delle stagioni.

Abbiamo ascoltato la storia dei pini, cercato col binocolo cinghiali, mufloni e qualsiasi forma di vita si nascondesse tra le fronde.
Abbiamo raccontato le nostre rispettive terre.
Io che amo le mie colline, lui che ama le sue colline.
Abbiamo parlato dei vecchi e della loro storia. I segreti della caccia e delle coltivazioni.
Con Giovanni abbiamo riso di cuore.

Marco, parlandoci dei frutti della terra.
Marco ci ha raccontato come sali e sostanze, cure e calore, possano dar vita a un vino che racchiude in sé la voce di Castelfalfi.
Rispettoso e discreto, ci ha raccontato gli odori e le note del Poggionero, quando siamo stati noi a chiederli.
Con l’accortezza di chi non vuole essere invadente, la buona educazione di chi non vuole essere sfrontato.

Marco Castelfalfi

I segreti delle cure, di come una pianta viva una vita propria, anche se in mezzo ad altre decine di migliaia.
Come ogni pianta meriti le cure migliori, così che si possano ritrovare sorseggiandole in un calice.
Nel colore, negli aromi, nel gusto. Molto di più di un vino. Una storia. Un percorso.

Andrea CastelfalfiAndrea, raccontandoci la sua pizza.
La manualità di un lavoro artigianale, provato e riprovato. Studiato, come molti non credano si possa studiare un mestiere, che non sta sui libri ma è nelle mani di chi fa.
Nelle mani e negli occhi che carpiscono i segreti del maestro.
Un veterano di ventiquattro anni appena, che ti racconta la sua arte senza riserve. Un maestro generoso. Mosso  dalla passione e dal desiderio di condividere. Anche lui raccontare.

Giovanni, oltre che di tutta la fauna della tenuta, si prende cura di un piccolo cinghiale. Si chiama Ghigo.
Marco, l’agronomo, oltre che di tutte le coltivazioni della tenuta, si prende cura delle piccole viti di vermentino. Ce le mostra come fossero piccole creature bisognose di cure. Come in effetti sono.
Andrea, oltre a sfornare pizze, si prende cura del suo lievito madre. Lo maneggia con cura, come se l’amore possa far lievitare meglio il suo impasto e rendere migliore il suo lavoro.

Prima ancora dei luoghi, questo è quello che mi rimane di Castelfalfi: le persone e il loro amore per le cose, l’amore per le cure.
La passione che cambia le giornate, la passione che cambia le persone.

E contagia chi ha la fortuna di passarci attraverso. Come quando entri a La Tabaccaia e vivi una sensazione di trapasso.

Castelfalfi




« « Malta, quarto giorno…relax e fuochi d’artificio! | Ciao Amore, Ciao » »

2 Comments

  1. Cecilia sandroni |

    Troppo belli grazie cecilia sandroni

  2. Ciao, ho letto con “Passione”, i tuoi posts, anche io amo viaggiare e riportare nel mio blog, tutte le impressioni che ho provato. Viaggiare è il modo migliore per capire gli altri e per per arricchire la nostra mente ed il nostro cuore, sopratutto se riusciamo a trasmettere le nostre emozioni.

Leave a Reply