Capo Verde, Isola di Sal. Santa Maria

Santa Maria è la cittadina più ricca e turistica dell’isola di Sal. Un gruppo di case dispari tra il pastello e diroccato.
Due strade e una piccola piazza, adorabili locali che emanano musica caraibica e odore di pesce grigliato.

Molo santa maria, sal, capo verde

Il molo stretto di Santa Maria è come l’ago di una bussola, come un ritrovo dove le attività del mare scandiscono le ore del giorno senza curarsi di essere in una località turistica.
La schiuma che ti solletica le gambe sgattaiolando tra le assi di legno, piccole barche colorate che arrivano gonfie di pesce e se ne vanno svuotate, in silenzio. Signore come balene scure che gridano da matte per fare giornata. E i ragazzi che si tuffano, nei lunghi pomeriggi di mare, pescano, ridono come si fa nei benedetti e spensierati pomeriggi di gioventù.

Generazioni, generi e giorni, ruotano attorno a questa lingua di legno che si spinge sul mare più azzurro che abbia mai incontrato.
Il sangue del pesce che goccia tra le assi, portato dal mare e lavato dal mare, ogni giorno.
Santa Maria la ami perché la vita scorre senza curarsi troppo di te.
Per lo meno sulla spiaggia, distante negozi senegalesi di chincaglierie per le quali in strada si combatte una lotta all’ultimo invito.

Santa maria sal

Qualche barchetta lasciata lì ad abbronzarsi. Piccole macchie di colore su una sabbia abbagliante.
Una mezzaluna relativamente stretta, date le lunghezze di queste spiagge infinite e queste onde che si spingono fin dove sembrerebbe sfacciato arrivare.

È la vita quotidiana che ci rapisce qui, quella che forse non sa cogliere chi viene a Sal per rimanerne deluso, per dare un voto ai villaggi turistici e annusare i servizi offerti come fossero vini da assaggiare.
Al terzo giorno che passi di qua riconosci già i ragazzi del posto, e da come ti guardano sembra che loro riconoscano te.
Il chiosco sulla spiaggia è diventato il tuo bar abituale e il tuo aperitivo è già diventato il solito.
Le cameriere hanno un sorriso diverso per te, mentre scherzano con gli amici che bevono il loro grogue di fine giornata.
E così tutto si mescola: le nostre foto, gli habitué che giocano a beach volley con le ragazze inglesi, che accarezzano i cani pulciosi di Sal che annusano bambini di mamme italiane e padre capoverdiano.
Le ragazze di Capo Verde sono belle, lunghe, i sorrisi bianchi che rompono un colore creolo che non è soltanto Africa ma è Africa, Caraibi, Portogallo; è sole e sale insieme.

barca Santa Maria Sal

Barca Santa Maria Sal

Può capitare che mentre stai sonnecchiando sdraiato in spiaggia con la pancia piena, un gruppo di persone ti venga a chiamare per spingere una barchetta fin sulla battigia, che dopo averla scartavetrata a dovere, tra i cani che abbaiano e i bambini che giocano attorno, è il caso di metterla in mare e provare a farci un giro.
E se ti attardi la vedrai rientrare, salutato da uno sguardo complice che vale tutto lo sforzo fatto.

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Capita che se entri in un negozio di sapone, mentre stai scegliendo graziosi souvenir, dona Manuela ti racconti un po’ della sua vita, investendoti col suo portoghese concitato e raccontando di come sia arrivata fin qui.
Perito chimico, guida turistica e infine – vent’anni fa – Sal e un piccolo negozio di sapone dove accogliere con calore chiunque decida di mettervi piede.

Manuela parla portoghese, noi continuiamo a parlare italiano, e continuiamo a capirci e a chiacchierare, fino a che…
Non avete visto l’Odjo d’Agua!?
Non aver visto il luogo più bello di Santa Maria è imperdonabile. Si slaccia il grembiule, ci prende per il braccio e chiudendo il negozio continua a parlare, come un fiume in piena.
Saluta le persone, per strada, non so se per l’abitudine di salutare chiunque o perché i suoi vent’anni qua, in fondo, l’hanno davvero innestata in questo villaggio dove i germogli freschi, nonostante la siccità, hanno il vivo desiderio di attecchire.

Odjo d'agua sal capo verde

Ci porta fino all’albergo più bello dell’isola per accompagnarci in terrazza, passiamo per una hall elegante e una veranda dove le bouganville trionfano in quel colore che è il colore dei fiori che si nutrono di sole pieno, nei paesi più caldi.

Odjo d'agua sal capo verde

E poi ti lascia lì, Manuela, con garbo, a guardare una bellezza da far male al cuore. Come quelle cose talmente straordinarie da essere inspiegabili.
Quando qualcosa dentro di te si incrina e ti si bagnano gli occhi senza un motivo. Per il troppo amore, per l’immensità, per l’incapacità di dire o di capire.




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1 Comment

  1. Sembra selvaggia ma garbata, Santa Maria. Mi ispira. Bel racconto di viaggio 🙂

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