Avere trent’anni

“Allora sono sette?”
“Sette da una parte e altri sette dall’altra”
“Quindi quattordici?!”
“Anche qualcun altro…ma sei stupenda così”

Una ventina di capelli bianchi, uno più uno meno, sdraiata sulla panchina di un parco comunale, con le mani di Marco tra i capelli, ho salutato i miei trent’anni.
La solita frangia di quando ero bambina, qualcuno dice anche il solito sorriso.

Per rispondere a chi mi chiede come mi sento ad avere trent’anni, con qualche giorno di ritardo, dico che mai mi sono sentita così piena e sicura nella vita.
Nella consapevolezza di ogni scelta, di ogni giorno che traccia il cielo come un aeroplano, nella sfida quotidiana di starci dentro quell’aeroplano e contemporaneamente osservarlo dal di fuori, mentre vola ad altezze che è impossibile comprendere.

Con un compagno a cui brillano gli occhi quando sorride, una casa splendida che parla di noi, e relazioni straordinarie che mi ricordano l’importanza di essere insieme ad altri in questa vita, il valore di tutto questo prende forma nel momento in cui sarei pronta a rinunciarvi.

Nella promessa fatta, ogni alba e ogni tramonto, di essere sempre fedele a me stessa, a quella Sara che deve ancora venire.
Nel fiume sotto casa che ogni tanto, nei momenti in cui desidero la pace, mi siedo ad osservare: il presente e il divenire, immobilità e movimento, tempo ed eternità in un unico punto di infinito.

Pronta a tutto, piena di fede e di fiducia, ecco com’è, per me, avere trent’anni.

Passata l’irrequietezza degli enti, in attesa della saggezza degli anta.
Tutto perfettamente come deve essere.

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Per ogni cosa c’è il suo momento,
il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.

Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.

Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.

Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.

Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.

Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.

Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

Ecclesiaste, 3




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2 Comments

  1. Wow arrivo per la prima volta nel tuo blog proprio in un momento importante…tantissimi auguri! Per me i 30 sono stati un vero rito di passaggio, anche io userei le parole fede e fiducia nel descrivermi due anni fa quando sono entrata nel trentennio… Fede fiducia e… salto nel vuoto! Mai la mia vita a aveva subito rivoluzioni tanto importanti! Ti auguro che sia un decennio strepitoso, accompagnato da tutte le persone importanti per te e con gli occhi brillanti 🙂

    • Ciao Alice! Benvenuta nel mio blog e grazie per le tue parole!
      Mi hai incuriosita, mi piacerebbe tanto sapere come è cambiata la tua vita…chissà, un giorno forse me lo racconterai 🙂

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