C’è da prendersi il tempo per sognare…

C’è da prendersi tempo per sognare.
Per vedersi il futuro nel fondo degli occhi.
Tempo per fare torte, per passeggiare con propria madre e portare a spasso il cane.
Tempo per lavorare il legno e assorbire gli insegnamenti di tuo padre.


C’è da prendersi il tempo per il mare d’inverno, alzarsi presto la domenica, e fare una lunga colazione.
Perdersi nei campi dietro casa scegliendo la via meno battuta, e pulirsi le scarpe poi, piene del fango del sabato pomeriggio.
Il tempo di perdersi, per guardarsi attorno.

C’è da prendersi il tempo per dire ti amo, per passarsi le mani tra i capelli.
Per guardarsi negli occhi e costruire qualcosa.
Il tempo lungo, per smussare gli angoli e rimanere noi stessi.

Il tempo per i nostri figli.
Per leggere le fiabe e insegnare le preghiere.
Il tempo del racconto, per capirsi, per ridere a crepapelle.
C’è da prendersi il tempo per capire le regole del gioco, per leggere la terza di copertina.

E poi il tempo per parlare con sé stessi. Per parlare con Dio, prima di dormire.
Di cercare una poesia da scrivere sulla pelle.
Di fare pace col nostro io bambino e diventare grandi.

C’è da prendersi il tempo per vivere, e ridere, e vivere ancora.




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