Della lettura, della carta e del mio nuovo Kindle Touch

Ho imparato a leggere e

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scrivere prima della scuola elementare.
A scuola ero una secchiona e tutti i libri di narrativa proposti dal professore delle medie, io li avevo già letti.
La biblioteca prestava un massimo di tre libri per volta, c’ero sempre sotto. Leggevo la domenica, nel lettone dei miei, fino all’ora di pranzo. Durante la settimana, perché casa mia era lontana da quella dei miei amici.
Per il mio compleanno nessuno mi regalava mai dei giocattoli, con me si andava sul sicuro, libri libri e ancora libri. Così tanti che poi, nel tempo, mi sono pure stufata.

Addirittura quando uno specialista disse ai miei genitori che avevo la scoliosi, mia mamma diede la colpa al fatto che passavo troppo tempo a leggere, invece di giocare fuori all’aria aperta come i bambini normali.
In effetti sono sempre stata un po’ strana!

Fatta questa premessa, ieri è arrivato il mio nuovo Kindle Touch, un piccolo gingillo che pesa 213 grammi, ha le dimensioni di un’agenda e può contenere fino a 3.000 libri.
E così i primi commenti al mio acquisto sono stati “No a me piacciono i libri”, “Sì ma la carta…” e “Cosa mi combini…abbandoni i libri di carta?”

Nuovo Kindle Touch

Libreria SaraPartendo dal presupposto che da un paio d’anni vivo in un appartamento di 39 metri quadrati e l’unico spazio che posso dedicare ai miei libri sono due mensole dell’Ikea che mi hanno costretta ad una forte e dolorosa selezione, e dal fatto che viaggio spesso, e con bagaglio a mano

…il punto a cui volevo arrivare è che l’essenza della lettura non credo stia nella carta o sullo schermo di un eBook reader.
Il senso della lettura sta nelle storie, nelle storie che assimiliamo, viviamo e facciamo nostre.
La Divina Commedia non è forse la stessa se la studio a lezione su un libro, la leggo su un Kindle o la ascolto recitata da Vittorio Gassman all’ora di pranzo tornata da scuola?
Dire che la lettura ha senso solo sui libri sarebbe come dire che il senso del viaggio sta solo nel viaggio in treno, o in bici, o in volo.
O che i film hanno senso di essere visti solo al cinema.
Certo anch’io amo l’odore di un libro appena acquistato, godo nell’accarezzare certe copertine opache e osservo le pagine scollarsi, nelle brossure, come si osserva una persona che cresce ed invecchia condividendone insieme la vita.

Intanto, per non saper né leggere né scrivere, ho scaricato Dante, 1.70 $. E sinceramente mi sembra una certa cosa, una Divina Commedia che pesa solo 213 grammi!

A presto la recensione del prodotto, che molti attendono con ansia.




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1 Comment

  1. Una sintesi stupenda “…E sinceramente mi sembra una certa cosa, una Divina Commedia che pesa solo 213 grammi!” Aspetto con trepidazione la recensione!!!

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