Ho deciso: da oggi cambio il mondo

“G.: Dimmi Sara, che progetti avete tu e Marco per il vostro futuro?
S.: Mah, dai, ci sposeremo…avremo dei figli…
G.: Pensare a una famiglia è importante, ma non basta. Insieme dovete cercare di cambiare il mondo”

 

Chissà se è solo un caso che scriva oggi questo post, per i 66 anni di mio babbo (con cui ho avuto questo scambio di battute diversi anni fa), quattro anni oggi che ho smesso di fumare, e il giorno in cui in Italia – forse – qualcosa davvero cambierà.

Non c'è rivoluzione senza coinvolgimento libidinaleDa qualche settimana ho iniziato a leggere un libro che si intitola How to change the world, un libro in cui John-Paul Flintoff racconta come ognuno di noi, piccola goccia d’acqua nel mare, possa cambiare davvero il mondo che lo circonda.

Gli esempi sono tanti e molto diversi tra loro, dall’attività del movimento antinazista La rosa bianca, alla lotta non violenta di Gandhi l’indipendenza del proprio Paese attraverso la disobbedienza civile.
Ci sono bellissime citazioni dei grandi della storia, come quella di Thomas Carlyle che dice “La storia del mondo non è che la biografia di grandi uomini” o la frase in cui Gandhi sostiene che “è nel momento in cui uno schiavo realizza che non sarà schiavo a lungo, che le sue catene cadranno“.

Non violenzaLa posizione però che fino ad oggi ho preferito è quella di Gene Sharp, dove ci chiede di togliere i paraocchi e riconoscere che la forza della politica è la nostra forza, e non risiede solo nell’urna elettorale.
Saranno questi giorni di elezioni, in cui molti di noi credono – e sperano – di poter davvero cambiare qualcosa…

E sicuramente alla base c’è l’educazione che ho ricevuto.
La fiducia nel futuro e il desiderio di fare. Di cambiare.
La vita di chi ha vissuto per un futuro migliore da lasciare ai propri figli.

Mi è stato insegnato che è giusto votare per prendere parte al cambiamento.
Ho capito che è inutile lamentarsi della pubblicità se abbiamo in mano il telecomando e poi non cambiamo canale.
Mi è stato insegnato che la vita è nostra ed è l’insieme delle conseguenze delle nostre scelte.
Ho capito che se mi lascio trascinare dal fiume, non potrò risalire la corrente.

Mi è stato insegnato che lo Stato siamo noi.
E penso che non possiamo pretendere politici onesti, se onesti non sappiamo esserlo noi stessi.
Mi hanno insegnato a denunciare le ingiustizie, a fidarmi del prossimo.
Credo che generalizzare sia uno dei peccati peggiori che si possa commettere nei confronti della nostra individualità.

Mi è stato insegnato che la verità va cercata sempre.
E la verità non sta scritta sui libri, non la raccontano i preti, non ce l’hanno i tuoi genitori e neppure i tuoi Maestri.

Personalmente non credo di essere meglio di altri, sto facendo questo esame di coscienza ad alta voce, per capire come poter rendere questo mondo solo un po’ migliore.
In fondo si comincia con poco, e non sono io a dirlo.
È la storia che lo insegna.




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6 Comments

  1. – Raccogliere le cartacce per terra, anche se non sono mie
    – Fare la raccolta differenziata
    – Sorridere di più
    – Far attraversare chi attende sulle strisce pedonali
    – Leggere di più
    – Cambiare canale quando c’è la pubblicità
    – Chiacchierare con gli anziani quando sono in fila dal medico (invece di giocare a Ruzzle)
    – Non stancarmi di cercare il confronto sempre
    – Mettermi nei panni di chi non la pensa come me
    – Dedicare più tempo alle cose vere
    – Fare un orto sul mio balcone
    – Rispondere con pazienza alle domande dei bambini
    – Fare spesa con consapevolezza
    – Interessarmi di più alla comunità che mi circonda

    E voi? Quante di queste “banalità” fanno già parte della vostra vita?
    Se ne avete altre da aggiungere mi farebbe piacere metterle in coda nella lista.
    Nella To-do lista per cambiare il mondo.

  2. sono con te in questo cambio di mondo… mi trovi allineata in pieno!! baci

  3. Che ti stimo lo sai (o almento lo spero).
    E ogni volta che ti leggo sempre un po’di più cresce la mia considerazione per te.
    E penso che sono stata fortunata, che tra tutte le colleghe che mi potevano capitare sei arrivata tu e tu sei speciale. Un’amica speciale.

  4. Volete cambiare il mondo? ho scritto un libro di recente è un libro GRATUITO al cento per cento e desidero che venga letto e poi condiviso il più possibile parla di economia celeste, questo libro può cambiare il mondo. Vi posto il link, non è una forma di spam inutile, io non traggo alcun guadagno economico da tutto ciò quindi vi prego non cancellate questo commento, almeno prima leggete il libro, se poi secondo voi è una cosa cattiva, inutile e stupida, cancellate questo commento, altrimenti se vi piace il contenuto vi prego diffondetelo! Grazie. Orazio

    questo il link:
    http://www.scribd.com/doc/126268413/Economia-Celeste-Una-Nuova-Soluzione-Alla-Crisi

  5. Cara Sara, sognare non ha prezzo. E ogni cosa tanto agognata e desiderata è più facile da raggiungere. Lo so per esperienza personale. Quindi sì, tutti noi, sogniamo in grande. Complimenti, bel blog!

    http://pensierinviaggioo.blogspot.it

    • Ciao Manuela,
      grazie per essere passata di qua e per il tuo commento.
      Io credo che i nostri sogni ci diano la grandezza del nostro animo interiore.
      Dunque sì, sogniamo in grande.
      È il primo passo per essere persone migliori.
      A presto

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  1. Scappiamo in Norvegia. O anche no. Dipende dai risultati delle elezioni 2013 | trippando - [...] o meno sullo stesso argomento, vi invito a leggere i post di Federica, Elisa e Sara. Share this:TwitterFacebookStumbleUponPinterestLinkedInGoogle +1EmailStampaLike this:Mi piace…
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