Introduzione al viaggio a San Settimio. Ovvero: storia di una rinascita
Ho tardato un po’ a scrivere di San Settimio, “centrifugata” dai mille eventi delle ultime settimane.
Un grande spavento che lascerà senz’altro il segno, forti emozioni, grandi sorprese e una profonda rinascita, come una primavera.
Generalmente non faccio introduzioni ai miei racconti di viaggio, ma questo – di viaggio – sarà veramente difficile da raccontare, perché arrivato nella mia vita come un tornado.
E come ogni tornado che si rispetti ha lasciato tutto sottosopra.
E dato che i viaggi non accadono nella tua vita, fuori, ma sono esperienze dell’intimo più profondo, mi trovo ancora qui a rassettare tutto, a raccogliere cocci, massaggiare lividi e riposizionare mobilio e priorità.
Con la consapevolezza di esserne uscita, inevitabilmente, una persona nuova.
…e in tutto questo grazie a Costanza per l’invito e tutto ciò che ne é scaturito. Alla Valu, che si é riempita gli occhi insieme ai miei. Paola, per la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
E grazie a te Cri, che da dove sei hai magistralmente diretto il tutto.
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