Agriturismo I Muretti, scambio di materie prime e di tempo

L’aria è sempre più fresca rispetto a marina, l’erba impeccabile, le voci squillanti.

I Muretti è un posto magico che va sotto la voce di “agriturismo”, ma chi mi conosce lo sa, che a me le categorie sono sempre andate strette.

In questo posto magico – il mio preferito, qui nella Valconca – si cucina, si mangia, si fa vino, si beve vino.
Non è però il solito posto, bello come tanti o accogliente come gran parte della nostra Romagna.
Il cucinare, servire, ma ancora prima coltivare e allevare, è qualcosa che ha a che fare con le radici, con la terra.
Anche se ci sono la Lilli, Nicolò e la Beatrice è come se in loro vivesse chi non c’è più, gli antenati, tutti quelli che hanno toccato quei muri spessi, mosso le zolle, con i luoghi che hanno visto, i profumi respirati, le piante toccate.

Agriturismo I Muretti

I Muretti sono un punto, concentrato nello spazio e nel tempo, in cui le azioni del dare e del ricevere si fondono tra loro. Le more del gelso bianco cadono mature e scandiscono il tempo, le persone ti chiamano per nome, ti conducono per mano tra le piante aromatiche, ti prendono lo sguardo e lo lanciano in avanti, oltre la vallata, sopra le colline.

Almadira è il nostro nuovo spumante brut.
Mia nonna scriveva le poesie in dialetto; in una raccontava dei legni che portava a mare la fiumana, e che quando si bruciavano facevano un fumo strano.

Uno scambio di materie prime e di tempo: io sono grata di essere qui, l’altro è grato che io sia qui.
L’essenza del servizio e dell’accoglienza, del fare le cose per gli altri, con amore.
E poi la bellezza non può che essere un effetto collaterale.
Da dove nasce altrimenti, la bellezza?

Agriturismo I Muretti

Un agriturismo speciale, a Montescudo-Monte Colombo, nell’entroterra riccionese.

Gran parte delle materie prime utilizzate sono a chilometro zero, l’orto e il giardino di erbe aromatiche sono sotto i tuoi occhi, e il grande parco dove i bambini possono giocare e divertirsi in tutta sicurezza fa da contorno alla veranda dove si cena in estate, carezzati da una brezza sempre fresca.

I piatti sono ricercati ma autentici.

I sapori sono i più attendibili certificati di qualità di quel che hai nel piatto; se come me sei cresciuto con i sapori dell’orto, non avrai bisogno di sigle o denominazioni particolari per sentire che cosa ha coltivato quegli ortaggi, da dove vengono le uova della spoglia, di cui conosci il movimento che l’ha stesa, il tempo che l’ha asciugata, i movimenti decisi che l’hanno tagliata con imprecisa perfezione.

I menu vegetariani, vegani o senza glutine sono ulteriore testimonianza di un’apertura all’altro. Accoglienza chiunque tu sia e qualunque siano i tuoi gusti, le tue intolleranze o le tue scelte di vita.

L’agricola I Muretti

Agricola-I-muretti

Nicolò e Beatrice fanno vino all’agricola, con lo stesso amore e la stessa apertura che mamma Ilia mette nella in cucina e in sala.

Lulone, giovane e ammiccante come un lulone, sa di fresco e di frutti rossi, di ciliegie raccolte dall’albero e fragole che maturano sotto il sole. Con un vago sentore di spezie, quelle che usavano la nonne.

Libera è una rebola che è come un bagno dopo la calura, una ventata di profumi e un sorso di sapori antichi, di mela cotogna e di acacia fiorita. L’aria che ti accoglie di sera, a I Muretti, dopo una giornata di mare.
È la libertà di una donna che sboccia a primavera.

Complice è l’uomo di casa, tannico e vellutato come un abbraccio che sa di campagna, e di casa.

E poi c’è Almadira, che porta nel nome le mareggiate, la deriva del dopo un temporale, l’accoglienza del sereno che torna, dopo la tempesta.




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