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Corsica. L’entroterra, le montagne e Corte
La giornata di oggi, ovviamente, inizia all’alba. Mi sveglio verso le 6:30, prendo la macchina e faccio un giro in centro sperando di trovare qualcosa aperto per comprare qualche croissant, ma a quanto pare nessuno a Ghisonaccia ha fretta di alzarsi.
Leggi tuttoCorsica: lo sbarco, Cap Corse e Ghisonaccia
Come immaginavo la notte è trascorsa a lottare con la balena di Pinocchio, così alle 5:15 di mattino, quando suona la sveglia, sono tutt’altro che riposata.
Raccogliamo le nostre cose in silenzio e partiamo alla volta del distributore di metano che grazie al cielo apre alle 6 di mattino e ci consente di rifornirci prima dell’imbarco alle 6:30.
Vietnam. Mui Ne e, finalmente, il mare
Sveglia alle 6:15 – che dopo la notte di capodanno non è il massimo – prepariamo le valige, raccogliamo tutto e facciamo colazione in tutta fretta.
Arriviamo in anticipo all’agenzia di viaggi da cui partirà il bus. Le strade sono più tranquille, il primo giorno dell’anno si festeggia a casa con i propri cari. L’unione con la propria famiglia è un valore ancora molto forte qui.
Ci sono due donne in strada, con il loro baracchino a vendere panini. Un po’ i nostri piadinari penso, mentre una pagnotta di pane cade per terra e viene raccolta come se nulla fosse.
Leggi tuttoGargano: Peschici e il profumo di passato
Si parte alle 15 di pomeriggio, dalle coste ancora affollate di Romagna, per attraversare tutto il centro Italia e arrivare fino al sud.
Si passa dall’autostrada che osserva dall’alto il mare delle Marche e poi l’Abruzzo, tutto quanto, prima di arrivare a destinazione.
Prima del Salento il Gargano, baluardo di Puglia.
Salentu: lu sule, lu mare, lu ientu
Quello che ti lascia la terra salentina è proprio questo: le scottature del sole, la purezza del mare e la scombinatezza del suo vento.
Tutto il resto si confonde in questi ingredienti essenziali e si amalgama con essi: le grida degli uomini per strada, gli abiti neri delle signore sedute davanti all’uscio di casa nelle serate di fine estate, le strade dell’entroterra che bruciano sotto il sole delle tarde mattinate, distese di cocomeri e uomini neri che lavorano sotto il sole.
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