Vado a fare due passi…
Vado a fare due passi…
esco a prendere una boccata d’aria.
Negli ultimi tempi iniziavo a starmi stretta.
Tante cose ho lasciato indietro che non mi servivano più: persone, modi di dire e cattive abitudini, che a lungo andare mi avrebbero riempita di rughe e invecchiato il sorriso.
Caro duemilaequattordici…
Mi hanno scritto due biglietti oggi, due amici saggi con un Sapere grande.
Uno diceva di pensare all’Anno che finisce come a un essere vivente: salutarlo con benevolenza, che in qualche modo, da qualche parte, rimarrà.
Parlo a Te dunque, anno che te ne vai, che sei stato il più intenso della mia vita intera: una trasformazione continua verso quello che ancora non so.
Ho visto passare l’Infinito.
Ho incontrato una signora qualche giorno fa, con la vista buona e la risata grassoccia, “Tu sei uno specchio” mi ha detto.
Leggi tuttoAvere trent’anni
“Allora sono sette?”
“Sette da una parte e altri sette dall’altra”
“Quindi quattordici?!”
“Anche qualcun altro…ma sei stupenda così”
Una ventina di capelli bianchi, uno più uno meno, sdraiata sulla panchina di un parco comunale, con le mani di Marco tra i capelli, ho salutato i miei trent’anni.
La solita frangia di quando ero bambina, qualcuno dice anche il solito sorriso.
Volare verso Ovest…
…ha il sapore di rincorrere il tempo, indugiare sul passare delle ore e allontanare – seppur di poco – la sera.
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